Gli obiettivi

Il progetto “All’Orto” parte da due assunti: le necessità di individuare e programmare un’attività che sia gradevole ma anche utile e funzionale per i ragazzǝ e far sì che questa attività possa trasformarsi in una concreta possibilità lavorativa.
Unire i benefici dell’attività all’aria aperta, la soddisfazione del raccogliere i frutti del proprio lavoro e la possibilità di costruirsi opportunità concrete per il proprio futuro in termini di inserimento lavorativo: questi sono gli obiettivi di All’Orto, un progetto ambizioso che vuole aprire una finestra sul futuro dei ragazzǝ che si avviano alla conclusione del percorso scolastico o lo hanno già concluso.

Le attività

All’Orto nasce con l’obiettivo prefissato di permettere a ragazzǝ di apprendere abilità nuove in un contesto naturalistico, aperto, protetto e rilassante. È un progetto interamente rivolto verso il futuro di ogni partecipante, che non mira quindi a garantire un’occupazione in termini di tempo solo per l’anno corrente, ma che vuole far acquisire un pacchetto di competenze, più o meno elaborate, misurate e misurabili, che possano essere generalizzate e spese in questo o, auspicabilmente, in altri contesti di lavoro.

Saper creare ed attaccare etichette sui barattoli, saper seminare, innaffiare, raccogliere, estirpare erbacce, tenere puliti gli ambienti, fare la raccolta differenziata e buttare l’immondizia, programmare e andare a fare la spesa per sé stessi e per i colleghi o per il posto di lavoro, sono solo alcune delle abilità che vogliono essere allenate ed apprese in questo progetto. 

L’obiettivo del progetto non è quello di creare dei contadini, ma di esplorare le attitudini di ognuno, i suoi interessi ed i suoi talenti, di assecondarli e di fornirgli le migliori opportunità per farli crescere e perfezionarli ed infine di saperli esportare in contesti diversi. Tutto questo avviene tramite un luogo, l’orto appunto, che di per sé permette di avere tempo e spazio a sufficienza per poterlo fare in maniera individualizzata, precisa, ma anche divertente e in compagnia.

La creazione di una sorta di curriculum individuale dove sono indicate le abilità possedute da ognuno, da quelle più raffinate come l’uso del computer o della cassa fino a quelle più fisiche e meno complesse, come saper spostare dei materiali o riordinare gli attrezzi, è il vero obiettivo ultimo di questo progetto, a prescindere dal fatto che poi il singolo trovi un impiego nel settore agricolo piuttosto che in qualsiasi altro.

La scelta dell’orto infine è stata fortemente voluta perché crediamo che, a maggior ragione durante un periodo come quello che stiamo vivendo, la possibilità di poter svolgere attività all’aperto, in un luogo vicino alla città ma comunque lontano dal suo frastuono e dalla confusione, possa essere una scelta vincente per favorire una ripresa lenta ma costante del proprio spazio vitale e un allontanamento da tutti quei dispositivi digitali che troppo spesso lo occupano. 

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Jacopo Palmucci

Psicologo, psicologo dello sport, psicoterapeuta in formazione
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Marta Garau

Educatrice

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